domenica 21 ottobre 2007

Oh oh oh, ora ho una castagna nel congelatore!...

Ieri si è svolto uno dei capitoli più sbandati della pur rispettabilmente sbandata storia della nostra compagnia, ovvero vi è stata la tradizionale castagnata autunnale!

Memori della volta scorsa (autunno 2006 al Groppo Ducale) quando il tempo era così mite che in avanzato ottobre c'era un sole hawaiano, caldo da giungla equatoriale e un secco che non si vede nemmeno nel Darfur, quest'anno abbiamo bissato sperando in altrettanta fortuna, invece...

Aiutati da un incontro poco raccomandabile del Taglia e famiglia con un losco e tetro figuro, famoso per portare una sfiga senza pari (e di cui non riporto il nome perchè quelli che devono han già capito di chi parlo), ieri mattina ci siamo avviati - io in testa - verso i lidi ottonesi: dopo una partenza da Piacenza con sole velatamente coperto, progressivamente si è passati ad una fitta pioggia (con trote ad altezza d'uomo) a Rivergaro, pioggia con blocchetti di grandine a Travo, nevischio e pioggia a Marsaglia-Rovaiola, decisamente neve ad Ottone, con temperature in caduta libera.

Le piacevoli condizioni atmosferiche hanno incentivato il ben noto fenomeno del "bidone": dalle circa 30 persone stimate dalla facoltà di Statistica del Politecnico ci si è rapidamente ridotti in 7: io, il Beppe, il Taglia, la Chiara, Giulio, Markox e il Prazzo (quest'ultimo in clamoroso ritardo).

Arrivati alla spicciolata a casa mia ad Ottone, dopo aver pasteggiato a base di pane raffermo, noci rubate al vicino e acqua del rubinetto, ed esserci riscaldati davanti a stufa e camino, decidiamo coraggiosamente di andare comunque per castange, malgrado il tempo fuori peggiori a vista d'occhio: << è una cosa per uomini duri >> dice il Taglia, << è comunque il top! >> ribadisce il Beppe.

Premurandomi di avvisare i miei passeggeri che il gippino ha la frizione andata e potrebbe non reggere le salite, andiamo verso il bosco di Barchi, passando per alcuni altri paesi dalle sembianze singolari: Gorreto, dove il posto più animato è l'ex Casa del Fascio e dove c'è un parco con un'altalena tristemente arrugginita non essendoci bambini, Barchi, dove si trova un curioso cartello di "pericolo attraversamento ferroviario", forse una vittima delle Grandi Opere mai realizzate in Italia.

Arrivati al castagneto, dove provvidenzialmente non prende il cellulare, la situazione è tragica, con nevicata abbondante, 5 centimetri di neve sul bosco (e sulle castagne) e senza equipaggiamento adatto (a parte i miei stivaloni da pescatore prestati a destra e a manca): Giulio, il Beppe e la Chiara utilizzano dei sacchetti di plastica per improvvisare dei guanti che li fanno sembrare o degli invalidi o dei serial-killers. Dopo circa un'ora e mezza in cui miracolosamente riusciamo a raccogliere alcuni chili di castagne, una sollevazione popolare dettata da freddo e fame ci costringe ad andare a mangiare: il luogo prescelto per il pranzo era Rocca Corvi (su mio suggerimento), il Beppe ed altri invece insistono per andare a Cerignale, in linea d'aria il posto più lontano!

Il posto è bello, la signora Teresa (padrona del ristorante di Cerignale) la conosco da anni e fa da mangiare bene, anche se per arrivare su rischiamo di perdere la Chiara, un po presa dalla strada orrenda per arrivare su: il pasto è a base di salumi misti andati a ruba, polenta con i funghi (che segretamente non piaceva a nessuno ma che fingevamo tutti di apprezzare) e ben 2 porizioni di panna cotta!

Complessivamente è stata una bella giornata, con il tocco finale di due perle rare:
1) io e il Taglia abbiamo fatto fare al Prazzo la "strada panoramica" per tornare da Cerignale ad Ottone, convincendolo che << così si fa prima >>... scusa Prazzo!! :-D
2) a casa ad Ottone abbiamo fatto asciugare le castagne mettendole in due cassette di legno sopra la stufa, peccato che a momenti prendono fuoco le cassette e bruciavamo la casa!! XD

Per la castagnata 2007 è tutto, ma mi sembra anche abbastanza, ghghgh

tojo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Imbarazzo a fiumi
Ma che cosa siete?
Sicuramente non belli!
Naturalmente sfigati!!!!

Mio Dio
Da nascondersi altro che blog

Anonimo ha detto...

Sfigato, anzi, sfigatello (che è un insulto ancor più fastidioso) è un pirla come te che scrive sotto l'anonimato... se te non sai come divertirti e rosichi perchè sei solo come un cane non venire a rompere a casa altrui.

Fòra di ball!

Anonimo ha detto...

yeah!!! castagnata definitiva!! comunque preciso che i tuoi stivali da pescatore erano l'equipaggiamento più sbagliato per la neve! top!! analisi dello stivale:
- pezzo monoblocco di gomma grezza e squallida
- suola in altrettanta gomma ancor più grezza, così da simulare un simil carrarmato
- interno assolutamente non rivestito, quindi sempre in gomma grezza e squallida

conclusione dell'analisi:
- copertura da ogni minima infiltrazione da umidità: +100
- riparo dal freddo: -2000
- effetto serra interno: +1500

conseguenze alla conclusione: inspiegabile coesistenza di fenomeni totalmente opposti in natura:
- umidità interna incalcolabile: crescita di intere colonie di molluschi tra le dita dei piedi
- sviluppo ed evoluzione degli stadi primario, secondario e terziario di assideramente glaciale delle dita, con morte organica multipla delle falangi

Alla fine della giornata è emersa la sola ed unica verità: VITTORIO NON DEVE ASSOLUTAMENTE ORGANIZZARE CASTAGNATE NELLA SUA VITA!!

Il più sbandato (cioè Giulio)

P.S. Sottoscrivo le parole di vittorio sul pirla che ha lasciato il commento anonimo