L'altra sera siamo usciti con una cugina di parte materna (per chi ancora non lo sapesse, il ramo materno della mia famiglia è calabbbbrese d.o.c.), che ogni volta ci delizia con aneddoti imperdibili e spaccati di vita improbabile.
Stavolta ci ha raccontato di quando, nel lontano 1965, in viaggio sulla tratta ROSARNO- REGGIO CALABRIA delle gloriose ferrovie di stato, vagone pressochè vuoto, sale la folkoristica contadinona, 120 kg di odore di ascelle che, gentilmente a modo suo, domanda: "E' liberu stu postu?"; la cugina Assunta annuisce e la tizia, con tutta la naturalezza del mondo, adagia le immani chiappe sulle di lei ginocchia, cingendole il collo col braccio!
All'invito ad accomodarsi in uno dei mille posti liberi la signora risponde: "Sto comoda così, grazie!"
La cugina Assunta s'è fatta tutta la Rosarno-Reggio Calabria con una donna enorme sulle ginocchia!
Dudi
domenica 25 marzo 2007
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